Biopolimeri degli insetti come nuova frontiera per il packaging alimentare sostenibile

In recent years, increasing awareness of environmental pollution and excessive plastic use has driven the search for sustainable and efficient solutions to reduce its impact, particularly in the food packaging sector. Insect-derived chitin-based packaging could represent an innovative and sustainable alternative to traditional plastic materials, ensuring high preservation capacity and extended shelf life for food products. Chitin, a naturally abundant biopolymer, is found in the exoskeletons of insects and crustaceans as well as in the cell walls of fungi and microalgae. Thanks to its biodegradable, antimicrobial, and biocompatible properties, insect-based chitin packaging significantly contributes to reducing environmental impact while enhancing food safety and longevity. Numerous studies highlight that chitin-based packaging derived from insects represents a major advancement in circular economy principles. Insects, considered a promising future food source, offer a dual advantage: besides being a nutritious alternative, their utilization helps reduce organic waste by efficiently converting it into protein sources. This perspective opens up opportunities for a more sustainable production system, fostering the transition toward innovative, low-impact materials. This study analyzes the main methods of chitin extraction, highlighting the reasons behind the preference for insect-derived chitin over crustacean-based alternatives. It examines insect farming systems and identifies the two most suitable species for packaging production. Additionally, the feasibility of different types of packaging and the regulatory and social challenges associated with their large-scale adoption will be explored.

Negli ultimi anni, la crescente consapevolezza dell’inquinamento ambientale e dell’uso eccessivo della plastica ha portato alla ricerca di soluzioni sostenibili ed efficienti per ridurne l’impiego, specialmente nel settore del packaging alimentare. Il packaging a base di chitina derivata dagli insetti potrebbe rappresentare una soluzione innovativa e sostenibile ai materiali plastici negli imballaggi tradizionali, garantendo al contempo un’elevata capacità di conservazione e una buona self life dei prodotti alimentari. La chitina, un biopolimero naturalmente abbondante, è presente negli esoscheletri di insetti e crostacei, nonché nelle pareti cellulari di funghi e microalghe. Grazie alle sue proprietà biodegradabili, antimicrobiche e biocompatibili, il packaging a base di chitina degli insetti contribuisce significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale, migliorando la sicurezza e la durata degli alimenti confezionati. Numerose ricerche evidenziano che il packaging in chitina derivata dagli insetti rappresenta un importante progresso nell’ambito dell’economia circolare. Gli insetti, infatti, considerati una promettente fonte alimentare per il futuro, offrono una doppia utilità: oltre a costituire un alimento alternativo ad alto valore nutrizionale, il loro utilizzo consente di ridurre i rifiuti organici, trasformandoli efficacemente in fonti proteiche. Questa prospettiva aprirebbe nuove possibilità ad un sistema produttivo più sostenibile, favorendo la transizione verso materiali innovativi e a basso impatto ambientale. Nel presente studio verranno analizzati i principali metodi di estrazione della chitina, evidenziando le motivazioni che hanno portato alla scelta della chitina derivata dagli insetti rispetto a quella proveniente dai crostacei. Verranno esaminati i sistemi di allevamento degli insetti e individuate le due specie più idonee alla produzione del packaging. Inoltre, sarà approfondita la fattibilità dei diversi tipi di imballaggi realizzabili e le sfide normative e sociali connesse alla loro diffusione su larga scala.