Studio del profilo volatile, aromatico e varietale di incroci di uve Glera con vitigni resistenti alle principali malattie fungine.

In 2024, Prosecco DOC production reached 660 million bottles with a 7 percent increase over the previous year, and the current market situation suggests that the positive trend will continue. Such a milestone comes from the grapes harvested from the over 20,000 hectares of vineyards currently dedicated to the production of Prosecco DOC and DOCG wines. In light of such data, one of the main challenges for the Italian wine sector in the coming years is related to increasing the sustainability of the Prosecco production chain. It has been estimated that in 2024, vineyards located in northern Italy, managed with conventional agriculture, underwent an average number of between 15-18 phytosanitary treatments designed to counteract and prevent damage caused by bacteria, viruses, insects and fungi. There is therefore a massive use of active ingredients in viticulture, most of which are used for the management of the two main fungal diseases: Downy mildew (Plasmopara Viticola) and Powdery mildew (Erysiphe Necator). Research in viticulture is looking for solutions to drastically reduce the number of treatments, at least as far as those directed toward the aforementioned fungal diseases are concerned. Excellent results are being seen through crosses between Glera -the main variety used for Prosecco production- and some resistant vines already selected because they are very tolerant to these phytopathologies. For it to be considered successful, the Glera-resistant cross must acquire at least 2/3 loci of resistance for each disease and simultaneously produce a grape that maintains the organoleptic characteristics of the Glera grape. The resistant grape varieties used to produce the new crosses come from previous crosses of V. Vinifera with interspecific hybrids and American and Asian vine species (e.g. V. lambrusca, V. berlandieri, ...). In the study conducted in this thesis, the aroma profiles of some new resistant Glera crosses were characterized in order to verify the characteristics acquired from the parental Glera. The investigation was focused on varietal aromatic precursors present in glycosylated form in skins and pulps, and in particular on the monoterpene profile characteristic of Glera. Characterization of varietal aromatic compounds was conducted using gas chromatography combined with mass spectrometry (GC/MS).

Nel 2024 la produzione di Prosecco DOC ha raggiunto le 660 milioni di bottiglie con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente e l’attuale situazione del mercato induce a ritenere che il trend positivo continuerà. Un tale traguardo deriva dalle uve raccolte negli oltre 20.000 ettari di vigneto attualmente destinati alla produzione di vini Prosecco DOC e DOCG. Alla luce di tali dati, una delle principali sfide del comparto vitivinicolo italiano dei prossimi anni è legata all’incremento della sostenibilità della filiera di produzione del Prosecco. È stato stimato che nel 2024, i vigneti situati nel nord Italia gestiti con agricoltura convenzionale, siano stati sottoposti ad un numero medio compreso tra i 15–18 trattamenti fitosanitari atti a contrastare e prevenire i danni causati da batteri, virus, insetti e funghi. Vi è quindi un impiego massiccio di principi attivi in ambito viticolo, la maggior parte di questi sono impiegati per la gestione delle due principali patologie fungine: Peronospora (Plasmopara Viticola) ed Oidio (Erysiphe Necator). La ricerca in ambito viticolo sta cercando delle soluzioni per ridurre drasticamente il numero di trattamenti, almeno per quanto riguarda quelli indirizzati verso le suddette patologie fungine. Ottimi risultati si stanno riscontrando attraverso incroci tra la Glera –varietà principale utilizzata per la produzione del Prosecco – ed alcuni vitigni resistenti già selezionati perché molto tolleranti a tali fitopatologie. Perché sia considerato riuscito, l’incrocio Glera-resistente deve acquisire almeno 2/3 loci di resistenza per ciascuna malattia, e contestualmente produrre un’uva che mantenga le caratteristiche organolettiche dell’uva di Glera. I vitigni resistenti utilizzati per produrre i nuovi incroci provengono da precedenti incroci di varietà V. Vinifera con ibridi interspecifici e specie di vite americane ed asiatiche (es. V. lambrusca, V. berlandieri, …). Nello studio condotto in questa tesi sono stati caratterizzati i profili aromatici di alcuni nuovi incroci Glera resistente al fine di verificarne le caratteristiche acquisite dal parentale Glera. L’indagine è stata focalizzata sui precursori aromatici varietali presenti in forma glicosilata nelle bucce e polpe, ed in particolare sul profilo monoterpenico caratteristico della Glera. La caratterizzazione dei composti aromatici varietali è stata condotta mediante l’utilizzo della gascromatografia abbinata alla spettrometria di massa (GC/MS).