Una Venezia invisibile: dagli orti storici alle sfide dell'agricoltura odierna

This thesis explores the food and agricultural practices of the city of Venice, tracing a trajectory from the Middle Ages to the present day. Its aim is to reconstruct the systems that, over time, have shaped the supply and production of food in a unique urban and environmental context, where land, water, and human ingenuity have long been interwoven in complex and evolving ways. Through the study of historical, cartographic, iconographic, and gastronomic sources, from institutional documents to cookbooks, the research sheds light on systems of agricultural and water management, the role of urban and insular gardens, and the evolution of urban morphology in relation to the lagoon environment. In particular, the city’s relationship with water emerges as a structural element, not only in terms of defence against brackish intrusion, but also in the ingenious collection and conservation of rainwater, which has shaped both infrastructure and everyday practices. In its contemporary section, the thesis focuses on a number of active initiatives in the Venetian lagoon that, inspired by past knowledge and models, are now seeking to rethink the relationship between city and food production. However, these experiences face significant structural and material obstacles, which call into question the very possibility of “doing agriculture” in the lagoon. In this sense, sustainability is not understood merely as ecological balance, but as the concrete capacity to make choices, to cultivate, to transform, and to distribute in accordance with the specific conditions of the territory. Taken as a whole, this work offers a critical reading of the Venetian food system, bringing to light the tensions between political decisions and the possibilities that have shaped the city’s history and continue to challenge our present. A narrative in which past and present are in constant dialogue, raising questions that touch on the social, environmental, economic, and cultural dimensions of urban life.

Questa tesi esplora le pratiche alimentari e agricole della città di Venezia, tracciando un percorso che va dal Medioevo fino ai giorni nostri. L’obiettivo è ricostruire le logiche che, nel tempo, hanno regolato l’approvvigionamento e la produzione di cibo in un contesto urbano e ambientale unico, dove la terra, l’acqua e l’ingegno umano si sono intrecciati in forme complesse e mutevoli. Attraverso lo studio di fonti storiche, cartografiche, iconografiche e gastronomiche, dai documenti annonari ai ricettari, si mettono in luce i sistemi di gestione agricola e idrica, il ruolo degli orti urbani e insulari, e l’evoluzione della morfologia cittadina in relazione all’ambiente lagunare. In particolare, il rapporto con l’acqua emerge come elemento strutturale, non solo nella difesa dall’acqua salmastra, ma anche nell’ingegnosa raccolta e conservazione dell’acqua dolce, che ha modellato le infrastrutture e i comportamenti quotidiani della città. Nella parte contemporanea, la ricerca si concentra su alcune realtà attive nella laguna veneziana che, ispirandosi a saperi e modelli del passato, cercano oggi di ripensare il rapporto tra città e produzione alimentare. Queste esperienze, tuttavia, si confrontano con ostacoli strutturali e materiali che mettono in discussione la stessa possibilità di “fare agricoltura” in laguna. In questo senso, la sostenibilità non è intesa solo come equilibrio ecologico, ma come capacità concreta di compiere scelte, coltivare, trasformare e distribuire nel rispetto delle condizioni del territorio. Il lavoro intende così offrire una lettura critica del sistema alimentare veneziano, facendo emergere le tensioni tra mondo politico e le possibilità che attraversano la storia della città e interrogano il nostro presente. Un racconto in cui passato e presente dialogano costantemente, sollevando questioni che toccano la sfera sociale, ambientale, economica e culturale.