La vista rappresenta uno dei canali sensoriali primari e preferenziali per l’interazione dell’essere umano con l’ambiente. Essa raccoglie informazioni dal mondo esterno che stimolano l’esperienza, rendendo possibile un monitoraggio costante delle attività svolte grazie al supporto dei meccanismi di feedback e feedforward in risposta ai cambiamenti ambientali. La visione, intesa come processo neurologico complesso, consente di identificare, interpretare e attribuire significato agli stimoli provenienti dall’ambiente, integrandosi con gli altri sistemi sensoriali per contribuire allo sviluppo armonico delle competenze neuropsicomotorie del bambino. L’osservazione delle competenze associate ai prerequisiti all’apprendimento rappresenta un passaggio cruciale per l’individuazione del profilo di sviluppo e l’identificazione precoce di eventuali fragilità evolutive; tuttavia, quando si ha a che fare con bambini che presentano una comorbidità evolutiva, come disabilità visiva associata a disturbo dello sviluppo intellettivo, il processo valutativo si complica notevolmente. Il profilo evolutivo, caratterizzato da ritardi trasversali nello sviluppo, rende inadeguata l’applicazione di tabelle standardizzate che non risultano adeguate alle specificità sensoriali. Alla luce di queste difficoltà, emerge la necessità di adottare strumenti osservativi strutturati, che possano fare riferimento a quelli standardizzati ma che siano allo stesso tempo flessibili, capaci cioè di accogliere adattamenti specifici per le esigenze del bambino. La proposta che si intende presentare prevede l’utilizzo di una tabella osservativa e di un grafico a raggiera, in cui le indicazioni nazionali sulle competenze legate ai prerequisiti agli apprendimenti vengono integrate agli item del protocollo neuropsicomotorio di Torino e riadattate per garantire maggior accessibilità sensoriale, al fine di offrire al terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) una cornice strutturata per l’osservazione funzionale con la possibilità di controllare l’evoluzione del profilo nel tempo. L’applicazione del protocollo osservativo ha evidenziato il valore della presa in carico multidisciplinare e dell’intervento riabilitativo specialistico, finalizzati a valorizzare l’unicità del bambino e a sostenerlo in un percorso riabilitativo personalizzato.
I prerequisiti all’apprendimento nella comorbidità evolutiva: proposta di un protocollo di valutazione per bambini con disabilità visiva e disturbo dello sviluppo intellettivo all'interno della presa in carico multidisciplinare
TRUFFELLI, SOFIA
2024/2025
Abstract
La vista rappresenta uno dei canali sensoriali primari e preferenziali per l’interazione dell’essere umano con l’ambiente. Essa raccoglie informazioni dal mondo esterno che stimolano l’esperienza, rendendo possibile un monitoraggio costante delle attività svolte grazie al supporto dei meccanismi di feedback e feedforward in risposta ai cambiamenti ambientali. La visione, intesa come processo neurologico complesso, consente di identificare, interpretare e attribuire significato agli stimoli provenienti dall’ambiente, integrandosi con gli altri sistemi sensoriali per contribuire allo sviluppo armonico delle competenze neuropsicomotorie del bambino. L’osservazione delle competenze associate ai prerequisiti all’apprendimento rappresenta un passaggio cruciale per l’individuazione del profilo di sviluppo e l’identificazione precoce di eventuali fragilità evolutive; tuttavia, quando si ha a che fare con bambini che presentano una comorbidità evolutiva, come disabilità visiva associata a disturbo dello sviluppo intellettivo, il processo valutativo si complica notevolmente. Il profilo evolutivo, caratterizzato da ritardi trasversali nello sviluppo, rende inadeguata l’applicazione di tabelle standardizzate che non risultano adeguate alle specificità sensoriali. Alla luce di queste difficoltà, emerge la necessità di adottare strumenti osservativi strutturati, che possano fare riferimento a quelli standardizzati ma che siano allo stesso tempo flessibili, capaci cioè di accogliere adattamenti specifici per le esigenze del bambino. La proposta che si intende presentare prevede l’utilizzo di una tabella osservativa e di un grafico a raggiera, in cui le indicazioni nazionali sulle competenze legate ai prerequisiti agli apprendimenti vengono integrate agli item del protocollo neuropsicomotorio di Torino e riadattate per garantire maggior accessibilità sensoriale, al fine di offrire al terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE) una cornice strutturata per l’osservazione funzionale con la possibilità di controllare l’evoluzione del profilo nel tempo. L’applicazione del protocollo osservativo ha evidenziato il valore della presa in carico multidisciplinare e dell’intervento riabilitativo specialistico, finalizzati a valorizzare l’unicità del bambino e a sostenerlo in un percorso riabilitativo personalizzato.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/97517