Questo elaborato fa riferimento al progetto “Memofilm” e relativo docufilm “L’impronta, canto delle cose ultime”, un tentativo terapeutico che coniuge scienza e arte. Il Memofilm è un filmato audiovisivo di 15-20 minuti realizzato esclusivamente per la visione di un unico spettatore affetto da disturbo neuro cognitivo maggiore. Lo scopo è accompagnare il paziente nella riscoperta del suo senso di indenta contrastando la frammentazione psichica causata dalla malattia e migliorare i comportamenti di adattamento. I pazienti coinvolti sono individui fragili con compromissioni cognitive. Il progetto ha seguito rigorosi criteri etici, ispirandosi ai codici deontologici delle professioni coinvolte e alle normative sulla sperimentazione medica e sociale. In particolare, sono state adottate precauzioni per garantire che la selezione del materiale audiovisivo avvenisse nel pieno rispetto della dignità e del benessere del paziente. Ogni Memofilm è stato realizzato nell’esclusivo interesse del malato, con il consenso scritto dei familiari. Il progetto è stato guidato da La Cordata Società Cooperativa Sociale, finanziato da Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia attraverso il bando Usato Sicuro con lo scopo di acquisire e diffondere competenze già validate in progetti condotti in altre regioni. Hanno lavorato alla realizzazione il project manager Michele Vezzoli, la psicologa Federica Podda e il videomaker Cristian Benaglio; con la partecipazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti LABA, la tirocinante Eresilda Duro e Monica Demaria, laureande in Scienze e Tecniche Psicologiche. Un ringraziamento speciale alle quattro famiglie che hanno aperto le porte delle loro case.

Memofilm, canto delle cose ultime

DURO, ERESILDA
2024/2025

Abstract

Questo elaborato fa riferimento al progetto “Memofilm” e relativo docufilm “L’impronta, canto delle cose ultime”, un tentativo terapeutico che coniuge scienza e arte. Il Memofilm è un filmato audiovisivo di 15-20 minuti realizzato esclusivamente per la visione di un unico spettatore affetto da disturbo neuro cognitivo maggiore. Lo scopo è accompagnare il paziente nella riscoperta del suo senso di indenta contrastando la frammentazione psichica causata dalla malattia e migliorare i comportamenti di adattamento. I pazienti coinvolti sono individui fragili con compromissioni cognitive. Il progetto ha seguito rigorosi criteri etici, ispirandosi ai codici deontologici delle professioni coinvolte e alle normative sulla sperimentazione medica e sociale. In particolare, sono state adottate precauzioni per garantire che la selezione del materiale audiovisivo avvenisse nel pieno rispetto della dignità e del benessere del paziente. Ogni Memofilm è stato realizzato nell’esclusivo interesse del malato, con il consenso scritto dei familiari. Il progetto è stato guidato da La Cordata Società Cooperativa Sociale, finanziato da Fondazione ASM Gruppo A2A di Brescia attraverso il bando Usato Sicuro con lo scopo di acquisire e diffondere competenze già validate in progetti condotti in altre regioni. Hanno lavorato alla realizzazione il project manager Michele Vezzoli, la psicologa Federica Podda e il videomaker Cristian Benaglio; con la partecipazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti LABA, la tirocinante Eresilda Duro e Monica Demaria, laureande in Scienze e Tecniche Psicologiche. Un ringraziamento speciale alle quattro famiglie che hanno aperto le porte delle loro case.
2024
Memofilm, melody of the last things
Memofilm
Cinema
Demenza
Invecchiamento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/101725