Ad oggi gli zebrafish sono tra gli animali più utilizzati nell'ambito della ricerca scientifica. Questo successo è dovuto all'elevata fecondità, alla produzione di un gran numero di embrioni e al fatto che il sequenziamento del loro genoma ha evidenziato molte somiglianze con quello umano. Nonostante l'utilizzo di questa specie sia ampiamente diffuso nei laboratori, lo studio sulle loro facoltà cognitive è ancora un campo inesplorato. L'esperimento portato avanti nei laboratori dell'Università di Padova si è focalizzato sulle abilità di discriminazione numerica degli zebrafish in stadio larvale. Nel caso specifico si sono studiate le ratio 4vs12 e 6vs12. Le abilità numeriche infatti, sono una caratteristica fondamentale per la sopravvivenza delle specie in natura, esse per esempio permettono di riconoscere la numerosità dei propri conspecifici all'interno di un gruppo o la quantità di cibo presente in una determinata area. Le larve, all'età di 6 dpf, vengono introdotte in gruppi da 30 nelle vasche di abituazione, dove rimangono libere di nuotare ovunque vogliano. Dopo un giorno viene inserito nel mezzo della vasca un pannello con un foro al centro che divide la vasca in due compartimenti il cui collegamento è garantito unicamente dal foro. Il terzo giorno vengono aggiunti sui lati corti della vasca gli stimoli con rinforzo, che vengono invertiti di posizione a metà giornata. Terminata la fase di abituazione si passa ai test individuali nei quali le larve vengono inserite singolarmente nelle proprie vasche e ripetono ciò che è stato fatto nelle vasche di abituazione per 5 giorni consecutivi. Lo scopo dell'esperimento è verificare, in base al numero di passaggi da un settore all'altro della vasca e al tempo trascorso in quello giusto piuttosto che in quello sbagliato, se le larve siano effettivamente in grado di discriminare lo stimolo rinforzato da quello non. I risultati ottenuti sono stati positivi e hanno dimostrato una buona capacità di apprendimento da parte delle larve con un numero significativo di passaggi effettuati nella fase di registrazione dell'esperimento.
Sviluppo di una nuova procedura per lo studio delle abilità di discriminazione numeriche nelle larve di zebrafish (Danio rerio)
PERUZZI, MICHELE
2021/2022
Abstract
Ad oggi gli zebrafish sono tra gli animali più utilizzati nell'ambito della ricerca scientifica. Questo successo è dovuto all'elevata fecondità, alla produzione di un gran numero di embrioni e al fatto che il sequenziamento del loro genoma ha evidenziato molte somiglianze con quello umano. Nonostante l'utilizzo di questa specie sia ampiamente diffuso nei laboratori, lo studio sulle loro facoltà cognitive è ancora un campo inesplorato. L'esperimento portato avanti nei laboratori dell'Università di Padova si è focalizzato sulle abilità di discriminazione numerica degli zebrafish in stadio larvale. Nel caso specifico si sono studiate le ratio 4vs12 e 6vs12. Le abilità numeriche infatti, sono una caratteristica fondamentale per la sopravvivenza delle specie in natura, esse per esempio permettono di riconoscere la numerosità dei propri conspecifici all'interno di un gruppo o la quantità di cibo presente in una determinata area. Le larve, all'età di 6 dpf, vengono introdotte in gruppi da 30 nelle vasche di abituazione, dove rimangono libere di nuotare ovunque vogliano. Dopo un giorno viene inserito nel mezzo della vasca un pannello con un foro al centro che divide la vasca in due compartimenti il cui collegamento è garantito unicamente dal foro. Il terzo giorno vengono aggiunti sui lati corti della vasca gli stimoli con rinforzo, che vengono invertiti di posizione a metà giornata. Terminata la fase di abituazione si passa ai test individuali nei quali le larve vengono inserite singolarmente nelle proprie vasche e ripetono ciò che è stato fatto nelle vasche di abituazione per 5 giorni consecutivi. Lo scopo dell'esperimento è verificare, in base al numero di passaggi da un settore all'altro della vasca e al tempo trascorso in quello giusto piuttosto che in quello sbagliato, se le larve siano effettivamente in grado di discriminare lo stimolo rinforzato da quello non. I risultati ottenuti sono stati positivi e hanno dimostrato una buona capacità di apprendimento da parte delle larve con un numero significativo di passaggi effettuati nella fase di registrazione dell'esperimento.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Tesi Michele Peruzzi.pdf
accesso aperto
Dimensione
662.61 kB
Formato
Adobe PDF
|
662.61 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/34042