In traditional beer production, two species of yeast are commonly used: Saccharomyces cerevisiae and Saccharomyces pastorianus. However, in recent years, significant progress has been made in the brewing sector, driven by increasing demand from consumers for beers with diversified aromatic and taste profiles. To meet this demand for novelty, non-Saccharomyces yeasts or unconventional yeasts have been introduced, bringing along new techniques, approaches, and organoleptic characteristics in beer production. The use of such yeasts can enrich the sensory profile of the product, introducing unique flavors and aromas that can differentiate beers in the market. Furthermore, there is a growing demand for low-alcohol and non-alcoholic beers. However, these types of beer, produced using conventional yeasts, often have unsatisfactory organoleptic characteristics for consumers. Recent studies have shown that the use of non-Saccharomyces yeasts can lead to positive results, introducing new flavors and aromas without compromising the consumer experience. In conclusion, the use of non-Saccharomyces yeasts represents an interesting opportunity for the brewing industry, allowing for diversification and improvement of the market offering, both in terms of product variety and consumer satisfaction.

Nella produzione tradizionale della birra, vengono comunemente impiegati due specie di lievito: Saccharomyces cerevisiae e Saccharomyces pastorianus. Tuttavia, negli ultimi anni si sono registrati importanti progressi nel settore birrario, spinti anche dalla crescente richiesta da parte dei consumatori di birre con profili aromatici e gustativi diversificati. Per rispondere a questa domanda di novità, sono stati introdotti i lieviti non-Saccharomyces o lieviti non convenzionali, che portano con sé nuove tecniche, approcci e caratteristiche organolettiche nella produzione della birra. L'impiego di tali lieviti è in grado di arricchire il profilo sensoriale del prodotto, introducendo sapori e aromi unici che possono differenziare le birre sul mercato. Inoltre, c'è una crescente richiesta di birre a basso contenuto alcolico e birre analcoliche. Tuttavia, queste tipologie di birra, prodotte utilizzando i lieviti convenzionali, spesso hanno caratteristiche organolettiche non soddisfacenti per il consumatore. Studi recenti hanno dimostrato che l'utilizzo dei lieviti non-Saccharomyces può portare a risultati positivi, introducendo nuovi sapori e aromi senza compromettere l'esperienza di consumo. In conclusione, l'impiego dei lieviti non-Saccharomyces rappresenta un'opportunità interessante per l'industria birraria, consentendo di diversificare e migliorare l'offerta sul mercato, sia in termini di varietà di prodotti sia in termini di soddisfazione del consumatore.

I lieviti Non-Saccharomyces come strumento di innovazione nella produzione di birra

DALLA CORTE, GIADA ANNA
2023/2024

Abstract

In traditional beer production, two species of yeast are commonly used: Saccharomyces cerevisiae and Saccharomyces pastorianus. However, in recent years, significant progress has been made in the brewing sector, driven by increasing demand from consumers for beers with diversified aromatic and taste profiles. To meet this demand for novelty, non-Saccharomyces yeasts or unconventional yeasts have been introduced, bringing along new techniques, approaches, and organoleptic characteristics in beer production. The use of such yeasts can enrich the sensory profile of the product, introducing unique flavors and aromas that can differentiate beers in the market. Furthermore, there is a growing demand for low-alcohol and non-alcoholic beers. However, these types of beer, produced using conventional yeasts, often have unsatisfactory organoleptic characteristics for consumers. Recent studies have shown that the use of non-Saccharomyces yeasts can lead to positive results, introducing new flavors and aromas without compromising the consumer experience. In conclusion, the use of non-Saccharomyces yeasts represents an interesting opportunity for the brewing industry, allowing for diversification and improvement of the market offering, both in terms of product variety and consumer satisfaction.
2023
Non-Saccharomyces yeast as a tool of innovation in brewing
Nella produzione tradizionale della birra, vengono comunemente impiegati due specie di lievito: Saccharomyces cerevisiae e Saccharomyces pastorianus. Tuttavia, negli ultimi anni si sono registrati importanti progressi nel settore birrario, spinti anche dalla crescente richiesta da parte dei consumatori di birre con profili aromatici e gustativi diversificati. Per rispondere a questa domanda di novità, sono stati introdotti i lieviti non-Saccharomyces o lieviti non convenzionali, che portano con sé nuove tecniche, approcci e caratteristiche organolettiche nella produzione della birra. L'impiego di tali lieviti è in grado di arricchire il profilo sensoriale del prodotto, introducendo sapori e aromi unici che possono differenziare le birre sul mercato. Inoltre, c'è una crescente richiesta di birre a basso contenuto alcolico e birre analcoliche. Tuttavia, queste tipologie di birra, prodotte utilizzando i lieviti convenzionali, spesso hanno caratteristiche organolettiche non soddisfacenti per il consumatore. Studi recenti hanno dimostrato che l'utilizzo dei lieviti non-Saccharomyces può portare a risultati positivi, introducendo nuovi sapori e aromi senza compromettere l'esperienza di consumo. In conclusione, l'impiego dei lieviti non-Saccharomyces rappresenta un'opportunità interessante per l'industria birraria, consentendo di diversificare e migliorare l'offerta sul mercato, sia in termini di varietà di prodotti sia in termini di soddisfazione del consumatore.
Non-Saccharomyces
Lieviti
Birra
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/67796