Questo studio indaga la relazione tra identità femminista e auto-oggettivazione, e la sua relazione con le strategie comportamentali di concealing ed exposing, esaminando anche le differenze generazionali tra donne. Basandoci sulla teoria dell’oggettivazione di Fredrickson e Roberts (1997), abbiamo ipotizzato che un’alta identità femminista riduca l’auto-oggettivazione e che ci siano strategie di comportamento diverse a seconda della generazione di appartenenza. Attraverso un questionario anonimo abbiamo raccolto dati da 618 partecipanti appartenenti a quattro generazioni (18-79 anni). L’analisi ha evidenziato che l’ipotesi di una relazione predittiva negativa tra identità femminista e auto-oggettivazione non è supportata dai dati. Tuttavia, sono emersi pattern generazionali che suggeriscono variazioni significative nella relazione tra le due variabili. Le analisi hanno rivelato una debole correlazione positiva tra identità femminista e auto-oggettivazione nella Generazione X, che si potrebbe interpretare come risultante dal conflitto tra identità femminista e pressioni sociali interiorizzate. Questi risultati suggeriscono che il contesto generazionale e l’interazione con le norme culturali possono influenzare la relazione tra identità femminista e percezione corporea. Lo studio evidenzia come un approccio intersezionale sia cruciale per comprendere le differenze generazionali nell’auto-oggettivazione e nell'identità femminista e sollecita ulteriori indagini per comprendere come l’identità femminista incida sui processi psicologici legati all’immagine corporea.
Relazione tra identità femminista e auto-oggettivazione, e differenze generazionali tra donne
ORLANDI, ELENA
2024/2025
Abstract
Questo studio indaga la relazione tra identità femminista e auto-oggettivazione, e la sua relazione con le strategie comportamentali di concealing ed exposing, esaminando anche le differenze generazionali tra donne. Basandoci sulla teoria dell’oggettivazione di Fredrickson e Roberts (1997), abbiamo ipotizzato che un’alta identità femminista riduca l’auto-oggettivazione e che ci siano strategie di comportamento diverse a seconda della generazione di appartenenza. Attraverso un questionario anonimo abbiamo raccolto dati da 618 partecipanti appartenenti a quattro generazioni (18-79 anni). L’analisi ha evidenziato che l’ipotesi di una relazione predittiva negativa tra identità femminista e auto-oggettivazione non è supportata dai dati. Tuttavia, sono emersi pattern generazionali che suggeriscono variazioni significative nella relazione tra le due variabili. Le analisi hanno rivelato una debole correlazione positiva tra identità femminista e auto-oggettivazione nella Generazione X, che si potrebbe interpretare come risultante dal conflitto tra identità femminista e pressioni sociali interiorizzate. Questi risultati suggeriscono che il contesto generazionale e l’interazione con le norme culturali possono influenzare la relazione tra identità femminista e percezione corporea. Lo studio evidenzia come un approccio intersezionale sia cruciale per comprendere le differenze generazionali nell’auto-oggettivazione e nell'identità femminista e sollecita ulteriori indagini per comprendere come l’identità femminista incida sui processi psicologici legati all’immagine corporea.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Orlandi_Elena.pdf
accesso aperto
Dimensione
564.38 kB
Formato
Adobe PDF
|
564.38 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/82439