Promuovere Diete Sostenibili: Il Ruolo dei Fattori Cognitivi, Emotivi e Valoriali, con un Focus sul Foreign Language Effect

This paper focuses on the importance of modifying how sustainable foods are communicated in order to persuade the public to adopt diets that are more environmentally and health-conscious. The thesis begins with the observation—supported by research from the Lancet Commission and the meta-analysis by Poore and Nemecek—that a “Great Food Transformation” is urgently needed due to the negative impact of current diets on both the planet and human health. It goes on to analyze the various factors that influence food choices, including cognitive, emotional (with particular attention to taste and the challenge of food neophobia), relational, behavioral, and value-based aspects, such as gender stereotypes and the relationship between political orientation and dietary habits. A key focus of the paper is the exploration of the Foreign Language Effect (FLE) as a tool to address food neophobia. It explains how thinking or making decisions in a foreign language can reduce emotional influence and lead to more rational choices. The thesis reviews studies showing that the FLE tends to make moral judgments more utilitarian and discusses both its effectiveness and its limitations, taking into account elements such as linguistic similarity and the context in which the foreign language is used. The paper presents a specific study exploring the application of the FLE to reduce neophobia toward innovative food products, such as those made from insects or cultured meat. It highlights how broader and more contextualized descriptions in a foreign language can help lessen aversion to unfamiliar foods. Finally, the thesis considers the potential applications of the FLE in communicating sustainable diets, suggesting strategies for marketing, multilingual public awareness campaigns, and food education—especially within schools through the use of digital tools. In conclusion, it argues that the FLE could be a promising approach to promote the adoption of more sustainable eating habits by strategically reducing food neophobia.

L'elaborato si concentra sull'importanza di modificare la comunicazione dei cibi sostenibili per persuadere il pubblico ad adottare diete più rispettose dell’ambiente e della salute. La tesi parte dalla constatazione, supportata dagli studi della Lancet Commission e dalla meta-analisi di Poore e Nemecek, della necessità di una “Grande Trasformazione Alimentare” a causa dell’impatto negativo delle diete attuali sul pianeta e sul benessere umano. Vengono quindi analizzati i diversi fattori che influenzano le scelte alimentari, tra cui elementi cognitivi, emotivi (con un focus sull’importanza del gusto e sull’ostacolo rappresentato dalla neofobia alimentare), relazionali, comportamentali e valoriali, inclusi gli stereotipi di genere e il legame tra orientamento politico e scelte alimentari. Un elemento centrale dell’elaborato è l’esplorazione del Foreign Language Effect (FLE) come strumento per affrontare la neofobia alimentare. Viene spiegato come pensare o decidere in una lingua straniera possa ridurre l’impatto delle emozioni e favorire scelte più razionali. La tesi esamina studi che dimostrano come l’FLE influenzi i giudizi morali, rendendoli più utilitaristici, e ne analizza l’efficacia e i limiti, considerando fattori come la somiglianza linguistica e il contesto d’uso della lingua. Viene presentato uno studio specifico che indaga l’applicazione dell’FLE per limitare la neofobia verso prodotti alimentari innovativi, come quelli a base di vermi o la carne coltivata in laboratorio, evidenziando come descrizioni più ampie e contestualizzate in lingua straniera possano attenuare l’avversione verso nuovi cibi. Infine, la tesi esplora le applicazioni potenziali dell’FLE nella comunicazione delle diete sostenibili, suggerendo strategie nel marketing, nelle campagne informative multilingue e nell’ambito dell’educazione alimentare, con particolare attenzione al contesto scolastico attraverso l’uso di strumenti digitali. In conclusione, l’elaborato propone che l’FLE possa rappresentare uno strumento promettente per promuovere l’adozione di diete più sostenibili, agendo sulla neofobia alimentare attraverso una comunicazione strategica.