L’intelligenza numerica è una competenza cognitiva precoce che consente all’individuo di rappresentare e manipolare informazioni numeriche e quantitative (Cassia, Valenza & Simion, 2012; Lucangeli et al., 2007). Studi recenti hanno dimostrato che tale abilità si basa su meccanismi innati, come l’Approximate Number System (ANS) e l’Object Tracking System (OTS), già attivi nei primi mesi di vita (Dehaene, 2010; Feigenson, Dehaene & Spelke, 2004). Tuttavia, lo sviluppo di competenze numeriche più sofisticate richiede l’interazione con il linguaggio e con l’ambiente sociale. In particolare, la comprensione dei quantificatori numerici si configura come un importante punto di raccordo tra linguaggio e pensiero numerico (Barner, Chow & Yang, 2009). In quest’ottica, l’Home Numeracy Environment (LeFevre et al., 2009) rappresenta un contesto privilegiato in cui tali competenze possono emergere e consolidarsi, attraverso attività formali e informali che coinvolgono il bambino nella manipolazione quotidiana dei numeri. La presente ricerca ha esplorato l’associazione tra sviluppo linguistico e comprensione dei quantificatori, e tra frequenza delle attività numeriche domestiche e accuratezza nei compiti di conteggio, in un campione di bambini di età compresa tra i 18 e i 36 mesi. I risultati evidenziano l’importanza dell’ambiente familiare come facilitatore dell’apprendimento numerico precoce, con particolare rilevanza per le attività informali svolte nella quotidianità.
Home Numeracy e sviluppo dell’abilità di conteggio nei bambini tra 18 e 36 mesi: relazione tra pratiche familiari e abilità numeriche precoci
MANZO, MARTINA
2024/2025
Abstract
L’intelligenza numerica è una competenza cognitiva precoce che consente all’individuo di rappresentare e manipolare informazioni numeriche e quantitative (Cassia, Valenza & Simion, 2012; Lucangeli et al., 2007). Studi recenti hanno dimostrato che tale abilità si basa su meccanismi innati, come l’Approximate Number System (ANS) e l’Object Tracking System (OTS), già attivi nei primi mesi di vita (Dehaene, 2010; Feigenson, Dehaene & Spelke, 2004). Tuttavia, lo sviluppo di competenze numeriche più sofisticate richiede l’interazione con il linguaggio e con l’ambiente sociale. In particolare, la comprensione dei quantificatori numerici si configura come un importante punto di raccordo tra linguaggio e pensiero numerico (Barner, Chow & Yang, 2009). In quest’ottica, l’Home Numeracy Environment (LeFevre et al., 2009) rappresenta un contesto privilegiato in cui tali competenze possono emergere e consolidarsi, attraverso attività formali e informali che coinvolgono il bambino nella manipolazione quotidiana dei numeri. La presente ricerca ha esplorato l’associazione tra sviluppo linguistico e comprensione dei quantificatori, e tra frequenza delle attività numeriche domestiche e accuratezza nei compiti di conteggio, in un campione di bambini di età compresa tra i 18 e i 36 mesi. I risultati evidenziano l’importanza dell’ambiente familiare come facilitatore dell’apprendimento numerico precoce, con particolare rilevanza per le attività informali svolte nella quotidianità.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/88813