Le precoci capacità aritmetiche, l’acuità numerica e i principi del conteggio costituiscono parte delle fondamenta su cui si baseranno le competenze matematiche in età scolare, svolgendo un ruolo determinante anche per il successo scolastico negli anni successivi. Il presente lavoro ha voluto indagare tali competenze in bambini tra i 18 e i 36 mesi nell’ottica di voler dimostrare che è possibile approfondire il campo di conoscenza della cognizione numerica anche in bambini frequentanti l’asilo nido, con la prospettiva di fondo di voler sensibilizzare personale educativo e famiglie ad un tema su cui si sta arricchendo il bagaglio di conoscenza in possesso della comunità scientifica. Le competenze legate al numero sono il risultato dell’interazione fra capacità presenti fin dalla nascita e altre acquisite nel corso dello sviluppo, entrambe mediate dalla cultura di appartenenza e dagli stimoli forniti dall’ambiente in cui si viene cresciuti. Quando si parla di cognizione numerica si pensa ad aspetti che hanno a che fare sia con ciò che l’uomo possiede a livello ontogenetico che le acquisizioni che derivano dalle esperienze a cui quotidianamente viene sottoposto. Tra le competenze innate, il presente studio si è soffermato in particolare sulle abilità aritmetiche precoci che sono presenti già a pochi mesi di vita e che sono in continuo cambiamento nel corso dello sviluppo. Posseggono la caratteristica di essere sensibili alla ratio: i bambini in età prescolare sono in grado di compiere delle operazioni aritmetiche con accuratezza crescente all’aumentare del rapporto tra due numeri presentati (competenza che manterranno per tutto il corso della loro vita). Le analisi svolte sul campione che ha partecipato alla ricerca hanno evidenziato come sia presente una sensibilità alla ratio anche nella prima infanzia, ma in maniera differente rispetto a quanto la letteratura sottolinea dal momento che i bambini sono stati più accurati nel rispondere agli item in cui il rapporto era minore (1:2) rispetto a quando era maggiore (1:4) (F (1, 19) = 15.629, p= <.001). Inoltre, i bambini in età prescolare sanno anche confrontare le quantità di due insiemi differenti, capacità denominata acuità numerica: essa muta con il progredire dello sviluppo e presenta la stessa caratteristica di sensibilità alla ratio di cui si è accennato per le competenze aritmetiche. Le due abilità appena presentate, entrambe di carattere innato, hanno in comune il sistema cognitivo che sottostà alla loro attivazione: l’Approximate Number System. Infatti, dalle analisi, le prove che indagavano le competenze aritmetiche e l’acuità numerica sono risultate in correlazione fra loro (r= 0.694, p= <.001), a dimostrazione del fatto che è implicato lo stesso meccanismo. I bambini che hanno un’età compresa fra i 18 e i 36 mesi, però, posseggono anche altre competenze che rientrano nell’ambito della cognizione numerica. Nella prima infanzia i bambini dimostrano di possedere una serie di concetti che ruotano attorno al mondo dei numeri, tali concetti denominati “principi del conteggio” (Gelman & Gallistel, 1978) sono fortemente dipendenti dalle esperienze che i bambini vivono quotidianamente e a questa età iniziano a sperimentarli tramite le interazioni con i loro adulti di riferimento.
Quale associazione esiste fra l’aritmetica e altre abilità numeriche precoci nei toddlers? Uno studio
GALMARINI, CHIARA
2022/2023
Abstract
Le precoci capacità aritmetiche, l’acuità numerica e i principi del conteggio costituiscono parte delle fondamenta su cui si baseranno le competenze matematiche in età scolare, svolgendo un ruolo determinante anche per il successo scolastico negli anni successivi. Il presente lavoro ha voluto indagare tali competenze in bambini tra i 18 e i 36 mesi nell’ottica di voler dimostrare che è possibile approfondire il campo di conoscenza della cognizione numerica anche in bambini frequentanti l’asilo nido, con la prospettiva di fondo di voler sensibilizzare personale educativo e famiglie ad un tema su cui si sta arricchendo il bagaglio di conoscenza in possesso della comunità scientifica. Le competenze legate al numero sono il risultato dell’interazione fra capacità presenti fin dalla nascita e altre acquisite nel corso dello sviluppo, entrambe mediate dalla cultura di appartenenza e dagli stimoli forniti dall’ambiente in cui si viene cresciuti. Quando si parla di cognizione numerica si pensa ad aspetti che hanno a che fare sia con ciò che l’uomo possiede a livello ontogenetico che le acquisizioni che derivano dalle esperienze a cui quotidianamente viene sottoposto. Tra le competenze innate, il presente studio si è soffermato in particolare sulle abilità aritmetiche precoci che sono presenti già a pochi mesi di vita e che sono in continuo cambiamento nel corso dello sviluppo. Posseggono la caratteristica di essere sensibili alla ratio: i bambini in età prescolare sono in grado di compiere delle operazioni aritmetiche con accuratezza crescente all’aumentare del rapporto tra due numeri presentati (competenza che manterranno per tutto il corso della loro vita). Le analisi svolte sul campione che ha partecipato alla ricerca hanno evidenziato come sia presente una sensibilità alla ratio anche nella prima infanzia, ma in maniera differente rispetto a quanto la letteratura sottolinea dal momento che i bambini sono stati più accurati nel rispondere agli item in cui il rapporto era minore (1:2) rispetto a quando era maggiore (1:4) (F (1, 19) = 15.629, p= <.001). Inoltre, i bambini in età prescolare sanno anche confrontare le quantità di due insiemi differenti, capacità denominata acuità numerica: essa muta con il progredire dello sviluppo e presenta la stessa caratteristica di sensibilità alla ratio di cui si è accennato per le competenze aritmetiche. Le due abilità appena presentate, entrambe di carattere innato, hanno in comune il sistema cognitivo che sottostà alla loro attivazione: l’Approximate Number System. Infatti, dalle analisi, le prove che indagavano le competenze aritmetiche e l’acuità numerica sono risultate in correlazione fra loro (r= 0.694, p= <.001), a dimostrazione del fatto che è implicato lo stesso meccanismo. I bambini che hanno un’età compresa fra i 18 e i 36 mesi, però, posseggono anche altre competenze che rientrano nell’ambito della cognizione numerica. Nella prima infanzia i bambini dimostrano di possedere una serie di concetti che ruotano attorno al mondo dei numeri, tali concetti denominati “principi del conteggio” (Gelman & Gallistel, 1978) sono fortemente dipendenti dalle esperienze che i bambini vivono quotidianamente e a questa età iniziano a sperimentarli tramite le interazioni con i loro adulti di riferimento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/55374